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18/03/20 4

Strategie da Quaranten.. Nati

Mi chiamo Davide Labanti, per la stagione 2019/20 sono il tecnico di A.s.D. Black Bart e Triathlon Kids del CSI Bologna, nei ritagli di tempo continuo ad allenarmi per fare qualche gara, nonostante i 42 anni suonati.

Il Covid-19 ci ha obbligato a modificare le nostre abitudini di vita e di conseguenza di Sport, abbiamo navigato a vista e tutt’ora siamo in balia degli eventi o della Fase 2, come è stata definita.

Per gli atleti non professionisti, sono ancora settimane di campi sportivi e piscine chiusi, attività di gruppo soppresse ma resto Allenatore, Tecnico, Coach quindi mi sono dedicato con ancor più impegno nel seguire i miei atleti, nel prendermi letteralmente cura di loro e delle loro problematiche.

Affermo con forza che il Coach non si deve occupare solo di stilare programmi, riorganizzare tabelle e seguire gli atleti a bordo vasca o in pista, bensì deve essere un vero e proprio punto di riferimento per chi ha deciso di intraprendere un percorso sportivo.

In questi cinquanta giorni ho avuto un lavoro più intenso dal punto di vista relazionale rispetto a tempi normali. Mi sono trovato a curare molto di più gli aspetti psicologico/motivazionali e relazionali, rispetto a quelli fisici.

Partendo dai bambini fino agli adulti, ognuno si è presentato con dubbi, paure e stati d’animo differenti, qualcuno con voglia di fare e altri invece con il morale minato dalle incertezze e dai cambiamenti.

Il cambiamento può costituire un’opportunità, ripeto sempre come un mantra, ma come si può rendere pratica questa affermazione, in un periodo nel quale non ci sono tempistiche chiare o road map definibili?

Il ruolo del Coach, a mio avviso, è chiaro, essere un sostegno ed una ispirazione per gli atleti per aiutarli a perseguire i propri obiettivi. In questo momento non è facile ma, proprio per questo, emerge la delicatezza del nostro ruolo per enfatizzare il benessere dei nostri atleti e di rasserenarli, per quanto possibile.

Questo lo possiamo mettere in pratica preparando programmi di allenamento vari e differenziati, usando le nostre competenze e la nostra fantasia, ma più di questo risulta necessario comunicare ed empatizzare.

Ho messo in campo strategie differenti, perché ogni atleta ha peculiarità differenti, quindi una parola chiave è sicuramente Personalizzazione.

Con qualcuno sto cercando di lavorare sulla tecnica, con altri stimolando la loro curiosità e sperimentando la variabilità, ho programmato qualche test sfidante, potrei continuare, ma il minimo comune denominatore è stato differenziare, perché ognuno di noi è Unico.

Venendo agli strumenti utilizzati, devo dire che attraverso i social network e piattaforme, ho avuto diverse possibilità, con Endu Training Channel, ad esempio, ho proposto allenamenti di Indoor Cycling e Functional, cercando di esportare un metodo di lavoro, basato sulla programmazione, per incuriosire e seguire un filo rosso attraverso i vari appuntamenti.

Un’altra cosa che ho proposto ad alcuni dei miei atleti, sono stati meeting per fare esercizi tutti insieme. Ho predisposto sfide a tempo con determinati esercizi, alimentando la fiamma della competizione, a volte spronando per trovare nuovi obiettivi, quantitativi e qualitativi in una stagione che, a quanto pare, sarà parca di eventi.

Chiudo questa carrellata con il progetto Kids, purtroppo la chiusura delle strutture e delle scuole, li ha penalizzati moltissimo dal punto di vista relazionale e motorio, ma mi sono impegnato a proporre allenamenti da casa tramite Skype, per farmi sentire vicino e continuare il percorso di crescita iniziato insieme a Settembre. Come è Fisiologico un paio si sono allontanati, per mancanza di stimoli e altre problematiche, ma con grande orgoglio dico che il gruppo è rimasto compatto ed anzi qualcuno si è aggiunto.

Sintesi finale: il Focus è metter in pratica le azioni utili per arrivare a fare il salto di qualità, seguendo una strada precisa. Quale Strada? Quella di ogni atleta, aiutandolo nel perseguire i propri obiettivi o desideri, alimentandone il motore.

Chiaramente ognuno ha dei bisogni, delle carenze su cui lavorare, come naturalmente dei punti di forza, ma il segreto, secondo me, è mettere sempre una goccia, o più, di desiderio nelle nostre azioni, per mobilitarne il motore ed arrivare dritti ai nostri Target!

Dr. Davide Labanti

d.labanti@blackbart.it

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