Il 27 marzo è stato approvato alla Camera il nuovo codice della strada. L’iter di approvazione non è ancora completo, ma possiamo affrontare i temi che riguardano i nostri amici ciclisti. Già in passato Sprintade® si è unito al coro di chi chiedeva più tutele per le bici sulle strade e con l’arrivo della bella stagione è il momento giusto per affrontare il tema della sicurezza stradale per i ciclisti.
Una strage silenziosa
“È un po’ come se scomparisse ogni anno il totale dei partecipanti al Giro d’Italia”
commenta Giovanni Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori della Polizia stradale a margine del report sulla sicurezza dei ciclisti redatto dall’Osservatorio Asaps-Sapidata. Delle circa 3000 vittime della strada, nel 2023 sono stati ben 197 i ciclisti ad aver perso la vita sulle strade italiane. Seppure è un leggero miglioramento rispetto al 2022 (205 decessi tra i ciclisti), l’Italia si attesta ancora dietro Francia e i paesi nordici per indice di sicurezza per le bici.
In generale la sicurezza delle nostre strade è in netto miglioramento e in particolare per i ciclisti, ma sono comunque numeri che si scontrano con i costanti proclami sulla mobilità sostenibile (che non è fatta di auto elettriche, ma di biciclette).
Cosa cambia per i ciclisti (poco)
Con il nuovo codice della strada 2024 viene introdotto l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di 1,5 metri dal ciclista durante il sorpasso di una bicicletta, ma solo “ove le condizioni della strada lo consentano”.
Come osservavamo nel 2022 (si veda il nostro articolo) il problema vero viene come sempre dribblato, con il picco degli incidenti che avviene in ambito urbano, con manto stradale dissestato, incroci scarsamente illuminati o la mancanza di strumenti che separino i ciclisti dalle automobili e dalle moto.
L’altra novità è la zona di attestamento ciclabile, ovvero una linea di arresto più avanzata degli stop semaforici, per permettere alle bici una ripartenza agevolata allo scattare del verde. Anche in questo caso tutto è legato alla scarsa possibilità di applicare queste novità all’interno delle città italiane.
La vera notizia positiva è il giro di vite circa l’utilizzo del cellulare alla guida, l’eccesso di velocità e lo stato di ebrezza (testo integrale del Nuovo Codice della Strada).
Cosa fare in caso di incidente (anche minore)
Conosciamo tutti le procedure automobilistiche relative alle pratiche assicurative. Ma cosa fare quando ci troviamo in bicicletta? Molti ciclisti e pedoni si sentono scoraggiati da procedure che ritengono di non saper affrontare soprattutto economicamente. Esistono, però oggi canali facilitati che permettono di richiedere risarcimento per i sinistri stradali. È il caso di risarcimento digitale portale che offre la consulenza di esperti del settore per incidenti stradali – anche quelli che coinvolgono pedoni o ciclisti.